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Shameless – Stagione 2

2011
Titolo Originale:
Shameless
CAST:
William H. Macy (Frank Gallagher)
Emmy Rossum (Fiona Gallagher)
Justin Chatwin (Steve Wilton/Jimmy Lishman)

Il nostro giudizio

Shameless – Stagione 2 è una serie tv del 2011, andata in onda per la prima volta in Italia nel 2011, ideata da Paul Abbott.

Nei sobborghi di Chicago è esplosa l’estate, e i Gallagher provano a godersela. La seconda stagione di Shameless in versione americana (la serie Showtime è il remake, ben riuscito, di un’apprezzata produzione britannica) è tutta caldo torrido, abbigliamento striminzito, fotografia bruciacchiata dal sole, almeno all’inizio. L’idea, indovinata, marca da subito le differenze con la prima annata, infagottata dentro cappotti troppo grandi per allontanare il gelo. Sono passati alcuni mesi dallo scorso finale di stagione e durante le vacanze la disastrata e affollata famiglia protagonista fa quel che può per sbarcare il lunario, tra turni di notte in discoteca, asili nido gestiti da preadolescenti, incontri di boxe clandestini, stratagemmi più o meno illegali.

E tra l’ingombrante assenza del patriarca Frank (un William H. Macy sempre più sopra le righe) e quella inutilmente ignorata di Steve, Shameless vira a toni più leggeri, ironici, “estremi”. Ma il dramma è sottopelle e scorre inamovibile dentro il tessuto di commedia: i Gallagher sono pur sempre ragazzi abbandonati a se stessi, costantemente sotto l’attacco di adulti inadeguati e sul bordo (a volte già sfondato) oltre il quale si getta al vento ogni speranza di futuro. Ma essendo “un Settimo cielo con l’alcolismo e la povertà al posto della Bibbia”, (mal)celano buoni sentimenti tra esplosioni di politicamente scorretto.

 Il rischio di Shameless – si intravede – è quello della ripetitività, perché i Gallagher sono in fondo come i Simpson o i Peanuts, costretti all’infinito nei propri personaggi per non tradire le premesse. I Simpson e, soprattutto, i Peanuts riescono a fare della riproposizione stratificata, variata, ricombinata la propria forza, i Gallagher ci provano, ma la drammaticità di fondo della loro situazione è sempre più faticosa da ignorare.