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McBetter

2018
Titolo Originale:
McBetter
REGIA:
Mattia De Pascali
CAST:
Andrea Cananiello (Malcolm)
Donatella Reverchon (Patricia)
Nik Manzi (Joe McBetter). Serena Toma

Il nostro giudizio

McBetter è un film del 2018, diretto da Mattia De Pascali.

In un’Italia meridionale alternativa dove la catena di ristoranti fast-food McBetter sostituisce e domina sul mercato al posto dei soliti vecchi McDonald’s, vive e prospera nel suo regno di benessere e arroganza il terribile Joe McBetter (Nik Manzi), fondatore e proprietario di un impero che nulla ha da temere da parte della concorrenza. Forte di un modello di business saldo e più che ben rodato, il burbero Joe si trova con la sua terza moglie Patricia (Donatella Reverchon) a dover riaprire le porte della propria splendida magione alla figlia Melanie (Serena Toma), e soprattutto al fidanzato molto meno che presentabile di lei, Malcolm (Andrea Cananiello), folgorato dall’idea della possibilità commerciale di vendita degli insetti come alternativa più sana al classico cibo spazzatura. La proposta d’affari non viene esattamente ben accolta e rischia di mandare a picco la già piuttosto inavvertibile stabilità familiare, ma ovviamente non basta: il rifiuto scatena in Malcolm e Melanie una voglia di rivalsa e di conquista che li porterà a sfidare non soltanto re e regina della reggia, ma anche il designato erede maschio al trono, Little Joe (Oscar Stajano).

Il giovane regista salentino Mattia De Pascali firma un esordio alla regia brillante e riuscito, un film a bassissimo costo fieramente e totalmente indipendente; arricchito da una sceneggiatura brillante capace di non fare sconti a nessuno dei personaggi coinvolti, McBetter si presenta come una riscrittura del Macbeth shakespeariano senza mai però rinnegare la propria natura di cinema di genere. Tra una messa in scena della violenza sfrontata (con tanto di incursioni nello splatter duro e puro) e un’ironia di fondo che spesso rasenta la parodia e il demenziale, la pellicola si fa notare per la fotografia curata da Islam Mohamed e una regia di alto livello che riesce a non risentire minimamente del budget a disposizione, mantenendo una tensione efficace soprattutto per mezzo del folle e ambizioso Malcolm di Andrea Cananiello, impegnato in un testa a testa per il trono contro il mitico Joe McBetter interpretato da Nik Manzi, semplicemente eccellente nella parte. Degni di menzione anche gli effetti speciali realizzati da David Bracci, al centro di alcune delle sequenze più memorabili dell’opera.

Prossimo alla distribuzione in formato fisico per la Home Movies, il primo lungometraggio di De Pascali porta alta la bandiera del grottesco made in Italy, e lo fa con il coraggio di osare che solo il nostro underground può continuare a donarci. Coprendosi d’orrore e sangue, come d’altronde già accadeva proprio al teatro elisabettiano di William Shakespeare, McBetter sceglie di voler essere una divertita e tutt’altro che fredda riflessione più che sul sistema corrotto del potere e del soldo odierno della società italiana più in generale, dove universitari e scienza in primis si trovano ad assumere un ruolo marginale, bistrattati da categorie più storicizzate che dall’alto dell’esperienza negano una possibilità alle idee ed alla logica per continuare a favorire quanto già conosciuto, assodato, dato per buono. Che si tratti di quel che sta accadendo anche al nostro Cinema? Possibile. Un regista poco più che trentenne, una decina scarsa di giorni di riprese e diecimila euro circa di spesa per sfornare un lavoro umile, sicuramente di nicchia, ma anche stratificato e complesso, capace di assumersi il rischio di portare nella visione una sana dose dello straniamento e della repulsione come non si faceva da tempo. Da non perdere.