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Malicious

2018
Titolo Originale:
Malicious
REGIA:
Michael Winnick
CAST:
Bojana Novakovic (Lisa Pierce)
Josh Stewart (Adam Pierce)
Delroy Lindo (Dr. Clark)

Il nostro giudizio

Malicious è un film del 2018, diretto da Michael Winnick.

Di questi tempi il cinema horror americano è pieno zeppo di messaggi pro-life, ovviamente al modo distorto e controverso tipico del genere. Per dire, non crediamo sul serio che gente come Sean Cunningham o Wes Craven volessero difendere i buoni principi conservatori della castità e dell’astinenza da alcol e droghe, quando fecero Venerdì 13 o L’ultima casa a sinistra, eppure grazie alle geniali teorizzazioni di Kevin Williamson in Scream, tutto questo è venuto alla luce. In fondo i ragazzi di Crystal Lake sono isolati perché vogliono divertirsi ed è quello il  problema. Se facessero orge in gran gruppo dentro un appartamento in città, nessun Jason irromperebbe con il suo machete. Essere soli è la sola cosa che si paga in un horror.

Quindi non possiamo davvero credere che film come Malicious, Red Christmas o Look Away siano davvero stati finanziati da qualche associazione estremista per la lotta contro l’aborto. Eppure ecco il messaggio fortissimo che viene fuori dal film di Winnick: anche un bambino abortito, quando ancora è lontano il tempo del concepimento e gli atei sono propensi a vederlo come un feto troppo sviluppato, può essere depredato dell’anima. Perché c’è già un’anima. C’è sempre.
I coniugi Adam (Josh Stewart) e Lisa (Bojana Novacovic) sembrano una coppia affiatata e serenamente avviata a fare, come scherzano tra loro: «uno più uno: tre ». Lui professore di matematica iper-razionalista e lei, ex ragazza pon pon incline alla credulità e suggestionata da una sorella in fissa con la magia. Al di là dello stato di profonda fragilità di Lisa, infatti non si può spiegare come mai accetti subito le ombre, le donne misteriose nel bosco, i quadri che si animano e i rumori strani, quali segni inequivocabili di un assedio spettrale intorno al suo pancione. Adam invece deve pomiciare a forza con una vecchia strega materializzatasi sotto la doccia prima di convenire che sta accadendo qualcosa di insolito e spaventoso, dentro casa.

Bisogna dire che la sceneggiatura ha una serie di motivi ricorrenti in stile primo Shyamalan, che illudono sull’effettiva coerenza dello script. I dialoghi sono pieni di ritornelli che però non coprono le voragini narrative. Inoltre, il ruolo della sorella Becky (Melissa Bolona), è sfruttato davvero poco, nonostante sia il personaggio più interessante della storia. Spirituale e dalla parte del supernormale, lei dovrebbe formare la difesa di ferro attorno a Lisa, compensando con la sua testa piena d’aria, le lacune spirituali del cavaliere Adam, armato di equazioni, teoremi e cieco su tutto il resto; ma si limita a scopicchiare un po’ nella testa del cognato, ricevere un brutto avvertimento dal fantasma e squagliarsela, mollando la sorella ai suoi spettri e il trauma post-aborto. Insomma, ‘sto Malicious è un compitino che riassume male tutto l’itinerario da botteghino da James Wang a Oren Peli. Se passate oltre non vi perdete nulla.