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L’incredibile vita di Norman

2016
Titolo Originale:
Norman: The Moderate Rise and Tragic Fall of a New York Fixer
REGIA:
Joseph Cedar
CAST:
Richard Gere (Norman Oppenheimer)
Lior Ashkenazi (Micha Eshel)
Michael Sheen (Philip Cohen)

Il nostro giudizio

L’incredibile vita di Norman è un film del 2017 diretto dal regista Joseph Cedar

Se chiedi a Norman Oppenheimer quale sia il suo mestiere la risposta sarà “se le serve qualcosa io gliela trovo!” Con una delle migliori interpretazioni di sempre, Richard Gere è Norman, un navigato affarista di New York alla disperata ricerca di attenzioni e amicizie, che possano cambiargli radicalmente la vita. La sua è una corsa continua a soddisfare i bisogni degli altri nella speranza di trovare, un giorno, quel rispetto e quel riconoscimento da sempre agognati. Quando viene eletto Primo Ministro Micha Eshel, al quale, anni prima, Norman aveva fatto un prezioso regalo, la vita dello stesso strampalato affarista cambia drasticamente, conseguendo il tanto desiderato riconoscimento. Ma sarà davvero come se lo immaginava? L’incredibile vita di Norman è una commedia profonda, fondata sull’importanza delle relazioni, ma soprattutto sul bisogno di contare sull’amicizia, occasionale o meno. Pare evidente che Joseph Cedar cerchi di approfondire, quanto gli è possibile, una figura decisamente controversa, a tratti irrisolta: un’affarista o sedicente tale, un ciarlatano tuttofare, una persona fondamentalmente buona. Richard Gere si mostra in una delle sue performance più inusuali (e apparentemente meno congeniali) che gli siano mai state assegnate.

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Il passaggio da deus ex machina a persona scapestrata, che non dà alcuna sicurezza, è l’elemento più presente in L’incredibile vita di Norman. La difficoltà di affrontare certe situazioni, la lucidità nel mantenere una certa versione o un certo status agli occhi del prossimo, vivendo di pura apparenza. Siamo di fronte a un film particolareggiato, mirato onde far trasparire una persona fastidiosa come qualcuno di fondamentalmente bonario. La storia, sostanzialmente, si fonda su questo pregiato paradosso, e il pubblico, per tutta la durata – forse eccessiva – rimane combattuto su come “valutare” moralmente il protagonista. Perché Cedar vede gli sforzi costanti di Norman come quelli di un bambino che cerca di vincere, di ottenere un qualcosa di utopico.

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L’incredibile vita di Norman è umorismo su sfondi drammatici, ed è quel prototipo filmico che difficilmente ci si aspetta da parte di uno degli attori più improbabili possibili per interpretare un tale ruolo. Norman ha un desiderio inesauribile: venire apprezzato, riconoscendogli, per meritocrazia, quello che fa, ma soprattutto quello che è. Un approfondimento quasi struggente su di un personaggio – come già ribadito – irrisolto e difficilmente definibile.  Ma nonostante la strampalata caratterizzazione, Norman è un personaggio che merita rispetto, e che fondamentalmente, merita perdono. Perché tutto il mondo ruota intorno a quelli come Norman, e Joseph Cedar, col suo coraggioso film, ne enfatizza la questione.