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L’avvertimento

2018
Titolo Originale:
El Aviso
REGIA:
Daniel Calparsoro
CAST:
Raúl Arévalo (Jon)
Hugo Arbues (Nico)
Sergio Mur (David)

Il nostro giudizio

L’avvertimento (The Warning) è un film del 2018, diretto da Daniel Calparsoro

Non serve a molto stare qui a discutere oltre. Tolti l’occupazione e i conti pubblici, è certo che i nostri cuginetti spagnoli sono una spanna al di sopra di chiunque altro, specialmente quando c’è di mezzo una macchina da presa. Anche dinnanzi a un prodottino senza infamia né lode come L’avvertimento, infatti, non si può fare a meno di togliersi il cappello al cospetto di un più che dignitoso thriller fantascientifico parecchio immanicato con le sempreverdi teorie sulla relatività temporale tanto care al cervellotico Christopher Nolan, uno sfiziosissimo mind game movie opportunamente addomesticato per far lavorare il cervello senza il rischio di un eccessivo surriscaldamento estivo. Ancora una volta la sfacciata furberia di Netlfix sembra aver fatto centro, memore di alcuni recenti disastri distribuitivi – si veda Extiction in primis – che hanno fatto capire al proverbiale Algoritmo (e ai capoccia che vi stanno dietro) quanto meglio sarebbe guardare fuori dai propri confini geografici per trovare qualcosa che valga davvero la pena di essere fruito, specialmente nel panorama di genere contemporaneo.

Diretto con mano esperta e sicura dal veterano Daniel Calparsoro – che i più ricorderanno per alcuni ottimi blockbuster di recente fattura come Invasor (2010), Combustion (2013) e Box 314: La rapina di Valencia (2016), mentre i cinefili più attempati lo avranno certamente ben in mente fin dagli storici esordi autoriali di Salto al vacio (1995) e Morire a San Sebastian (1997) – partendo dall’intricatissimo romanzo El Aviso di Paul Pen, L’avvertimento racconta del giovane Jon (Raúl Arévalo), genio della matematica affetto da schizofrenia e reduce da una tragica esperienza in una stazione di servizio dove, a seguito di una rapina a opera di terzi, il suo amico David (Sergio Muri) si è ritrovato in coma. Ripercorrendo l’accaduto, l’uomo si rende conto che niente parrebbe essere avvenuto per caso e che tutto sarebbe parte di uno strano e inspiegabile schema temporale che, proprio in quel luogo “maledetto”, sembrerebbe ripetersi identico negli anni. Attraverso i propri calcoli, Jon crede di poter addirittura prevedere il ripresentarsi del fenomeno, predicendo la possibile morte di Nico (Hugo Arbues), un bambino di dieci anni la cui presenza sarebbe fondamentale in questo oscuro loop spazio-temporale.

Raccontato in questi termini L’avvertimento parrebbe proprio un gran bel casino, di quelli fatti apposta per mandare in pappa il cervello degli spettatori più volenterosi. Certo, non si tratta sicuramente di una scampagnata filmica da domenica pomeriggio con rutti e sbarcate di contorno, ma, a essere sinceri, il buon lavoro di sceneggiatura di Jorge Guerricaechevarria e la discreta direzione artistica di Calparsoro danno vita a un racconto liscio, pulito e ben confezionato, dove, con un po’ di attenzione e di partecipazione attiva, ben prima della fine tutti i nodi riescono tranquillamente a venire al pettine e tutti i pezzi del puzzle s’incastrano perfettamente, lasciando un serenissimo senso di soddisfazione e di pace dei sensi. Se quei musoni e imbronciatissimi tedescacci di Dark  avevano compiuto il doppio errore di complicarsi inutilmente la vita e di prendersi maledettamente troppo sul serio in materia di paradossi spazio-temporali, i certamente più solari (ma per niente meno seri) sudditi di re Felipe, dopo la sorprendente deriva heist-seriale de La casa di carta, sembrano volersi giocare il tutto e per tutto sul rischioso terreno della sci-fi al cardiopalma e dal cerebro pompato, una sfida che, senza strapparsi barba e capelli, L’avvertimento sembra aver lanciato con discreto entusiasmo. E non c’è dubbio che, a breve scadenza, sulle fameliche tavolate di Netflix, sagria e paella non mancheranno di certo.