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Il mondo magico

2016
Titolo Originale:
Il mondo magico
REGIA:
Raffaele Schettino
CAST:
Raffaele Schettino (Gianni Cantoni)
Alessandra Tavarone (Tina)
Mara Calcagni (Mariella)

Il nostro giudizio

Inizia con filmati originali dell’epoca l’opera prima di Raffaele Schettino Il Mondo magico, durante i quali partono i canti della tradizione orale che ci accompagneranno per tutto il film. Schettino ci comunica che si tratta di una storia vera, ambientata negli anni della Seconda guerra mondiale e in quelli, difficili, del Dopoguerra. L’ambientazione è rurale e attraversa il Bel Paese toccando tre regioni specifiche, Lombardia, Campania ed Umbria. La storia è quella di Giacomo Ciampi, che nel film si chiama Gianni, soldato italiano che dopo il rientro dalla campagna di Russia, sperimentati gli orrori della guerra, decide di disertare. Chiede asilo a una famiglia di Piadena e incontra Teresa della quale presto s’innamora. Poi decide di ritornare a Frigento, in Irpinia, sua terra d’origine.  Qui ritrova Tina, il suo primo amore e la sposa. Teresa, angosciata dal fatto di non ricevere più notizie di Gianni, lo raggiunge a Frigento e scopre la verità: la sorpresa si tramuta in rabbia e grazie alle sue conoscenze nell’ambito dell’occulto, la donna trasforma la vita del protagonista in un susseguirsi di sciagure.

Il fil rouge di questo film, oltre ai canti della tradizione orale, sono i sentimenti, che sono di vario genere: positivi per la famiglia, per le donne, che siano madri o mogli, e per la natura; e di odio per gli orrori della guerra. L’amore del regista per la natura è sensibile soprattutto nella fotografia, che sembra ispirata ai film di Pupi Avati e in particolare all’opera del suo direttore della fotografia storico  Cesare Bastelli. Schettino per ottenere un buon risultato si è rivolto addirittura a tre direttori della fotografia a seconda delle zone in cui sono state fatte le riprese, che sono Giuseppe De Lucia in Lombardia, Nour Gharbi in Umbria e Aquilino De Simone in Campania. L’attenzione del regista è rivolta soprattutto al particolare, con un buon numero di primi piani: ora la cinepresa “guarda” gli occhi, ora “guarda” un gesto delle mani. Questo tipo di attenzione si evince anche nelle scenografie e nei costumi che sono pezzi originali dell’epoca. Un importante lavoro di ricerca storica e iconografica è stato fatto anche per i territori coinvolti nelle riprese.

Il mondo magico è un’opera prima scorrevole e schietta, che contribuisce a far tornare lo spettatore in un tempo non lontano, ma già dimenticato, che è il tempo della Guerra e del Dopoguerra, il tempo dei nostri nonni, che era molto più semplice di quello odierno, fatto di piccole cose e piccoli gesti. Sembra che il regista un po’ rimpianga questa genuinità e lui stesso vi vorrebbe ritornare. Schettino si ricorda di L’albero degli zoccoli  di Ermanno Olmi, soprattutto per la scelta di usare attori non professionisti – a parte egli stesso e l’attrice Mara Calcagni che interpreta il personaggio di Mariella. Il mondo magico è stato già portato dal regista a Huston, in Texas, precisamente al WorldFest, dove ha vinto il Platinum Remi Adwords.