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Il figlio di Chucky

2004
Titolo Originale:
Seed of Chucky
REGIA:
Don Mancini
CAST:
Jennifer Tilly (Se stessa; Tiffany)
Brad Dourif (voce di Chucky)
Hannah Spearritt (Joan)

Il nostro giudizio

Il figlio di Chucky è un film del 2004, diretto da Don Mancini

Reduce dal successo al botteghino di Bride of Chucky (1998, Ronny Yu), quarto capitolo della saga del bambolotto assassino, Don Mancini passa dalla produzione alla macchina da presa, dopo aver scritto le sceneggiature di tutti i film della saga della Bambola Assassina (Child’s Play) e aver ideato con il produttore di sempre, David Kirschner, una delle icone horror più famose al mondo. In questo quinto episodio, Glen, partorito da Tiffany nel finale di La Sposa di Chucky, viene rapito da un ventriloquo e portato in Inghilterra. Timido e impaurito, è costretto ad esibirsi in un circo come un Oliver Twist di plastica con i capelli alla David Bowie. Dopo aver visto in tv che è in produzione un film sulle gesta dei suoi genitori killer, Glen scappa e vola a Hollywood alla ricerca di Chucky e Tiffany, tuffandosi con loro in una girandola di sangue, gag e frattaglie. L’idea, per bocca dello stesso Mancini, si ispira a Nightmare – Nuovo Incubo di Wes Craven, ma la scelta di unire horror e commedia in questo quinto capitolo va a parare anche nel trash volontario. Parodiare pellicole come Gente comune o Kramer contro Kramer in versione camp-horror è di sicuro un passo difficile, se si pensa al pubblico medio dell’intera saga di Chucky, ma questo sembra non interessare Mancini, che gira un film incatalogabile, in cui si ride, si inorridisce e addirittura ci si commuove. Chucky e Tiffany sembrano dei Muppets psicopatici, ma proprio per la cifra di assurdità di cui è pregno il film, risultano irresistibili, sboccati e più veri degli stessi interpreti in carne e ossa.

dentro 1

Mancini si prende in giro in prima persona, regista gay e isterico nel gioco metacinematografico in cui si muove il film, e si diverte a “inseminare” la pellicola di citazioni: da Halloween a Rosemary’s Baby, da Devil Doll a Shining, aiutato dalla paffuta Jennifer Tilly nel ruolo di se stessa, e voce di Tiffany, dal rapper Redman, dall’immancabile Brad Dourif (per tutta la saga voce inconfondibile di Chucky) e da Billy Boyd (il Pipino di Il Signore degli Anelli) che doppia Glen/Glenda  riferimento al film transgender di Ed Wood – un po’ emo un po’ gender confused, prodotto bastardo della dipendenza dalla tv trash e dell’omicidio seriale. “Chucky è meglio di Jason, di Micheal Myers, meglio di Freddy!”: non  si sbaglia John Waters, fan numero uno del killer di plastica, qui voluto da Mancini nel ruolo di un simpatico e invadente paparazzo.

dentro 2

Flop al botteghino, considerato il più brutto del franchise, Il figlio di Chucky non è andato giù persino ai fan di lunga data ed è stato ripescato solo in tempi recenti in numerosi festival a tematica LGBT. Blockbuster travestito da b-movie, probabilmente non bissa la formula vincente di Bride of Chucky – che dosa sapientemente commedia e orrore, intrattenimento e sangue -, ma risulta un esperimento riuscito sul fronte comico, un mix talvolta incomprensibile a chi apprezza i primi capitoli della saga di Child’s Play, ma che diverte e non si prende mai sul serio. Forse, il tempo per apprezzarlo deve ancora arrivare.