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Hagetaka

2009
Titolo Originale:
Hagetaka
REGIA:
Otomo Keiji
CAST:
Oomori Nao
Tamayama Tetsuji
Kuriyama Chiaki

Il nostro giudizio

Thriller finanziario di matrice televisiva, che indaga sui meccanismi dell’attuale crisi globale, è Hagetaka di Otomo Keiji.

Hagetaka è la trasposizione per il cinema di una serie televisiva di successo trasmessa dalla NHK nel 2007, che indaga i meccanismi dell’alta finanza e delle grandi corporations giapponesi alle prese con la crisi globale e il pericolo sempre più concreto rappresentato da mercati emergenti quali Cina e India. Un grande corporation dell’automobile, la Akama, sta per essere acquisita da una grande azienda cinese in espansione. La conclusione dell’affare viene affidata al giovane e aggressivo Liu Yi Hua, dietro il quale si celano le manovre del governo cinese. In ballo non c’è solo il destino dell’azienda e di migliaia di posti di lavoro, ma probabilmente la sopravvivenza dell’intera economia giapponese.

Così a fronteggiare l’emergenza viene richiamato Washitsu. Ben presto Washitsu e Liu, l’ “avvoltoio rosso”, come è stato soprannominato dai media, ingaggiano una vera e propria lotta senza quartiere, che va al di là degli interessi in ballo, tra documenti scottanti, dichiarazioni alla stampa, il coinvolgimento di una giovane giornalista e di un operaio della Akama e operazioni di borsa piuttosto complesse. Il film è una fiction avvincente e tesa, a volte un po’ enfatica e retorica in alcuni passaggi, ma sostanzialmente di buona fattura, che a volte pecca di eccessiva imitazione dei modelli hollywoodiani. Il confronto tra i due personaggi è ben gestito fino al finale, decisamente troppo lungo e moraleggiante. Certamente aiutano il tema attualissimo del ruolo e delle responsabilità dei grandi manager nel determinare la crisi globale degli ultimi anni e l’ambientazione nei palazzi perennemente illuminati a giorno della Tokyo dei grandi affari e delle multinazionali.

La scena si sposta spesso fuori dai confini giapponesi, come nella scena del viaggio di Washizu in MedioOriente per convincere uno sceicco a sostenere il salvataggio della Akama. Decisamente interessante la colonna sonora di grande effetto, mai eccessivamente sopra le righe di Sato Naoki. Basato su un romanzo di Mayama Jin, anche sceneggiatore, Hagetaka non pretende molto di più di quello che dà, un intrattenimento a volte un po’ scontato, con qua e là qualche scivolone, ma che comunque fotografa bene la tendenza del mercato cinematografico nipponico degli ultimi anni, divisi come non mai tra film commerciali, tratti da fumetti, romanzi o drama tv e alcuni eccellenti e originali autori indipendenti, che si impongono nei festival internazionali di tutto il mondo, ma restano, nonostante lo straordinario talento, autori d’elite.