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E.N.D. – The Movie

2015
Titolo Originale:
E.N.D. - The Movie
REGIA:
Federico Greco, Domiziano Cristopharo, Luca Alessandro, Allegra Bernardoni
CAST:
Antonio Bilo Canella
Federico Greco
Francesco Sannicandro

Il nostro giudizio

E.N.D. – The Movie è un film del 2015, diretto da Federico Greco, Domiziano Cristopharo, Luca Alessandro e Allegra Bernardoni.

E.N.D. – The Movie porta una ventata di aria fresca nel panorama degli zombi-movie, un genere ormai abusato e stereotipato: e non c’è da stupirsi della sua buona riuscita, visto che fra gli autori di questo horror corale troviamo due registi “anarchici” dell’indi italiano, Federico Greco e Domiziano Cristopharo, in grado di elaborare la tematica zombi in maniera più autoriale. E.N.D. nasce dall’omonimo cortometraggio, che confluisce nel film insieme ad altri due episodi corrispondenti ciascuno a un’epoca diversa: al corto originale girato da Greco insieme a Luca Alessandro e Allegra Bernardoni, seguono Reveniens di Cristopharo e Z-Sapiens di Greco. Il titolo è un doppio senso, indicando non solo la “fine” ma anche la formula chimica della cocaina, il veicolo del contagio che trasforma gli uomini in zombi: dunque, non più un misterioso virus, ma la droga – chiara la metafora sul male prodotto dall’uomo stesso. Dopo il breve prologo “Day 0” in cui vediamo la prima sanguinaria mutazione, il primo episodio si svolge ai nostri giorni in un ufficio di pompe funebri il cui proprietario traffica cocaina attraverso le bare: un ragazzo che ha dormito nel feretro entra in contatto con questa sostanza tagliata male e si risveglia zombi, mentre di fuori sta iniziando il contagio. Il secondo episodio si svolge dopo qualche anno, quindi in un futuro non troppo lontano: le città sono invase dagli zombi, e durante il grande esodo dai centri abitati seguiamo la storia di un uomo che sta fuggendo insieme a una donna incinta e alla madre; rifugiatisi in un casolare, dovranno resistere all’assedio dei morti viventi. Infine, il terzo episodio, quello più rivoluzionario: altri anni sono passati dall’inizio dell’epidemia, e ormai gli zombi si sono evoluti. Non possono essere uccisi, ma solo feriti, e hanno sviluppato un’intelligenza pari a quella dell’uomo: ora sono i morti viventi a dominare il mondo, mentre gruppi di umani organizzano la resistenza.

Magari sembrerà esagerato scomodare Romero con la trilogia “notte/alba/giorno”, eppure E.N.D. – The Movie segue un percorso temporale simile, pur prendendo strade differenti. Nel film procedono di pari passo l’intrattenimento e il “discorso”, cioè la dimensione più autoriale, metaforica e drammatica. I tre episodi sono ben diretti con stili e narrazioni volutamente differenti. Il presente, ambientato in un asettico ufficio di pompe funebri, gioca più sulla dimensione mistery e sulla suggestione di quanto sta per accadere; non mancano citazioni colte, come la bara costruita per essere aperta dall’interno (dalla Sepoltura prematura di E.A. Poe), e fra i personaggi spicca lo stesso Greco nei panni di un medico necroscopo traumatizzato dal risveglio di un uomo durante l’autopsia. Il futuro prossimo descritto da Cristopharo (e scritto da Antonio Tentori) è, come sempre nei suoi film, stilisticamente molto raffinato, con la fotografia flou e la simbiosi con le inquietanti musiche. Dimentichiamo finalmente i morti viventi che corrono e ruggiscono, e torniamo ai tradizionali zombi incespicanti, marci e putrescenti – dal sapore un po’ fulciano e matteiano: quindi, make-up artigianale e uso limitato e accorto della CGI, fra volti decomposti, cervelli scoperchiati e corpi spappolati.

Al classico tema dell’assedio si aggiunge una componente più drammatica, con la donna incinta (la Aurora Kostova di Doll syndrome) e la disperazione dei personaggi. Infine, con l’episodio di Greco (in cui tornano alcuni personaggi del primo) si apre uno squarcio apocalittico sull’umanità attraverso uno sguardo ribaltato: gli zombi dominano il mondo, si esprimono con grugniti primitivi ma combattono come l’uomo. Anche qui non mancano ottimi FX (fra cui un volto strappato in stile Leatherface e un dettagliato banchetto antropofago) e precise figurazioni: notiamo in particolare che gli umani combattono vestiti come guerrieri medioevali (simbolo di un ritorno alla barbarie), lo scienziato inventore della cura si chiama Mengel (chiaro riferimento al famigerato nazista) e le cavie sono disabili e anziani, persone ritenute inutili per la società. Il grande interrogativo è: chi sono i veri mostri?