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Desconocido – Resa dei conti

2015
Titolo Originale:
El desconocido
REGIA:
Dani de la Torre
CAST:
Luis Tosar (Carlos)
Javier Gutiérrez (Lucas)
Marco Sanz (Marcos)

Il nostro giudizio

Desconocido – Resa dei conti è un film del 2015, diretto da Dani de la Torre

La parola “chiave” per descrivere questo recente action-thriller-dramma di produzione gallega è: esplosivo. Desconocido – Resa dei conti di Dani de la Torre è un’ulteriore deflagrante conferma di come la cinematografia spagnola stia divenendo sempre più eterogenea nei generi, e nella forma, visiva e commerciale, sempre più internazionale. L’idea fulcro  non è originalissima: pare un collage dell’action Speed di Jan de Bont e del thriller In linea con l’assassino di Joel Schumacher; e andrebbe aggiunto il recente Locke di Steven Knight, (melo)dramma maschile interiore e telefonico su quattro ruote. Prendendo spunto dall’attuale tragedia psico-sociale avvenuta con il crack di molte banche spagnole, lo sceneggiatore Alberto Marini fa deflagrare questa delicata situazione collettiva in una trama da serrato action-thriller.

Certamente un’esagerata “licenza poetica”, ma che può essere presa in considerazione come una probabile ipotesi di (folle) sviluppo di questa tensione collettiva. Ampiamente ambientato nella confortevole automobile del protagonista, la trama di Desconocido – Resa dei conti prende la forma di un metallico Kammerspiel, in cui la macchina da presa può così palpare il volto e le espressioni del protagonista Carlos, interpretato egregiamente da Luis Tosar. Uno spazio angusto in cui Carlos non solo deve interagire nervosamente con un folle sconosciuto, ma anche scoprire, attraverso i suoi due figli accanto a lui, la vera realtà sulla sua fallimentare situazione di padre e marito. Un dramma – interiore – che però non rallenta lo svolgersi della trama, perché il dentro/fuori dall’auto è magistralmente coreografato dall’esordiente regista gallego con un’intensa drammaturgia visiva.

Si rimane appagati dalle ottime scene d’azione che esplodono a regolari intervalli sullo schermo, con la città di La Coruña resa anonima attraverso un montaggio puzzle, e con una fotografia che sceglie i toni grigi e gelidi della Galizia. I difetti di Desconocido – Resa dei conti sono una velleitaria rappresentazione del cinico mondo bancario, e nel logorio narrativo negli ultimi venti minuti, quando vi sono un’inutile reiterazione dell’azione e una futile e sapida postilla catartica finale.