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Dead Snow

2009
Titolo Originale:
Død snø
REGIA:
Tommy Wirkola
CAST:
Vegar Hoel
Stig Frode Henriksen
Charlotte Frogner

Il nostro giudizio

Dalla Norvegia uno splatter divertente e sopra le righe, sincera dichiarazione d’amore verso i primi film di Peter Jackson e Sam Raimi.

Noto in Norvegia per Kill Buljo: The Movie, parodia del tarantiniano Kill Bill, il regista Tommy Wirkola prosegue con la sua grottesca poetica, e per Dead Snow prende spunto da La casa di Raimi, infarcendo la pellicola di sequenze splatter. Trama striminzita – già definirla trama è eccessivo – personaggi idioti che è un piacere vedere andare al macello, effetti gore artigianali e una costante vena grottesca di sottofondo che non sarà originale ne di alto livello, ma qualche sorriso riesce a strapparlo: Dead Snow è solo uno scherzo, e lo ribadisce ad ogni sequenza, ma è anche una sincera dichiarazione d’amore allo splatter anni ’80 (e primi ’90). Si sprecano le citazioni verso il genere: oltre a La casa, c’è Peter Jackson, ricordato dalla t-shirt di Braindead indossata da uno dei protagonisti oltre che nella messa in scena di amputazioni, smembramenti e quant’altro, nonché certe trovate goliardiche che portano alla mente la produzione della Troma, come lo zombi che sbuca da sotto i piedi di uno dei ragazzi e gli morde le palle.

Zombi che in realtà ne hanno solo l’aspetto: sappiamo che sono morti, ma non come né perché siano tornati in vita; si comportano normalmente, non sono lenti o iperveloci come gli infetti che vanno di moda oggi, e riescono ancora a ragionare per conto loro; infine, non li si vede mai mangiare le proprie vittime. Praticamente, sono dei brutti ceffi dalla faccia parzialmente decomposta (il freddo della montagna deve averli conservati meglio) con indosso la divisa da soldato nazista. Potevano tranquillamente essere vampiri mussulmani o lupi mannari stalinisti, poco cambia: l’importante era avere un sacco di corpi da poter macellare in allegria.

Dead Snow ha però una marcia in più rispetto a prodotti simili, ed è nella realizzazione tecnica: una regia attenta a ritmo e dettagli, con una buona fotografia che sfrutta astutamente i riflessi della neve e soprattutto un grandissimo ed esaltante lavoro di make-up ed effettistica. Tutto questo però non salva Dead Snow dal rientrare in quella categoria di film “guarda e getta”, utili per una rilassante serata etilica con amici e nulla più. Ma se fruito in questa maniera, Dead Snow compie alla grande il suo sporco lavoro, e lo fa meglio di tante altre produzioni affini.