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Dark

2015
Titolo Originale:
Dark
REGIA:
Nick Basile
CAST:
Whitney Able (Kate)
Alexandra Breckenridge (Leah)
Michael Eklund (Benoit)

Il nostro giudizio

Dark è un film del 2015, diretto da Nick Basile

Cosa vuol dire essere confusi? Beh, potrebbe spiegarcelo alla perfezione Kate la protagonista del film Dark di Nick Basile. Potrebbe però spiegarcelo ancor di più lo stesso regista del film che sembra per gran parte della pellicola prendere la strada giusta e poi girare senza fermarsi allo stop a un incrocio rischiando anche di fare un brutto incidente. Kate (Whitney Able) non sa se è innamorata di Lea (Alexandra Breckenridge), eppure le due vanno a vivere insieme e scambiano effusioni fin dalla prima immagine della pellicola. La donna però sembra provare attrazione anche verso gli uomini che a rotazione le si frappongono davanti senza capire bene quale ruolo possano avere nella sua vita. Nel bel mezzo, c’è quel buio oscuro che avvolge la città di New York e da il titolo al film. Kate, infatti, si ritrova – senza Lea, guarda la casualità –, ad affrontare la paura di uno dei blackout più clamorosi della storia di tutta l’America.

Prima il buio avvolge la protagonista facendola sentire quasi terrorizzata, poi, però, dentro queste tenebre la ragazza sembra viverci bene trovando la sua dimensione tra il bianco e il nero, diciamo nel grigio. Le sfumature, infatti, sembrano essere l’unica cosa comprensibile per la nostra spaesata protagonista, che di certo qualche decisione prima o poi sarebbe lecito aspettarsi la prendesse. A questo si affianca un ragionamento interessante su quello che è stato un momento difficile per la Grande Mela. Il blackout senza precedenti portò, il 14 agosto del 2003, alla morte di undici persone e nacque da un bug al software negli uffici della First Energy Corporation. Sicuramente l’opera rispecchia le paure, anche se a volte si perde nella strada dei suoi discorsi. Non si riesce a capire il punto dove il regista Nick Basile voglia arrivare. Quando in una pellicola il senso è celato – ma forse neppure c’è – allora diventa difficile per lo spettatore provare soddisfazione alla fine della visione.

È così che Dark di Nick Basile, da un’idea originale e molto interessante, si perde nei meandri di uno studio troppo complicato, di un’elaborazione eccessivamente astratta. L’esercizio stilistico che ci porta all’interno di ripetute situazioni artistiche di certo regala all’occhio qualcosa di piacevole, anche se poi quando lo schermo diventa nero ci sentiamo avvolti dal buio (dark) anche noi. Una bocciatura? No: sicuramente dal lavoro di Basile si può cogliere un talento che magari sarebbe meglio rivalutare di fronte a un film meno complesso senza la necessità di esserlo. NB: Joe Dante ha fatto il produttore esecutivo.