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Chi giace nella mia bara?

1964
Titolo Originale:
Dead Ringer
REGIA:
Paul Henreid
CAST:
Bette Davis (Margaret Delorca e Edith Phillips)
Karl Malden (sergente Jim Hobbson)
Peter Lawford (Tony Collins)

Il nostro giudizio

Chi giace nella mia bara? è un film del 1964, diretto da Paul Henreid

Che Fine ha Fatto Baby Jane? di Robert Aldrich aprì nuove prospettive alle dive in decadenza Joan Crawford e Bette Davis – il making of del film è raccontato dalla serie Feud di Ryan Murphy (uno dei creatori di American Horror Story) – e diede alle due rivali una rinascita hollywoodiana nel cinema horror. Mentre Joan interpretava una pazza uxoricida nel giallo dalle tinte kitsch Cinque corpi senza testa di William Castle, Bette Davis tornava, dopo L’anima e il volto (1946), nel doppio ruolo di due gemelle, in un thriller firmato dall’attore Paul Henreid, Chi giace nella mia bara?. Dopo diciotto anni le gemelle Edith e Margaret si ritrovano al funerale del marito di Margaret, Frank, amato da entrambe. Edith, sciatta e disgraziata, è sempre indebitata per guadagnarsi da vivere, mentre Margaret, dopo il matrimonio con Frank DeLorca, abita nella tenuta di famiglia, circondata dalla servitù e dallo sfarzo. Edith odia la sorella per averle rubato Frank con l’inganno, oltre alla fortuna che l’avrebbe tolta dalla miseria.

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Edith/Bette Davis, che anche qui fuma e si spacca di alcol, decide di vendicarsi, sparando un colpo in testa a Margaret e prendendo così il suo posto. E riesce ad ingannare tutti, tranne l’amante della sorella defunta, che comincia a ricattarla e ad estorcerle gioielli e denaro. Un ispettore, amico della non-morta Edith (un superbo Karl Malden) si metterà alla ricerca della verità, aiutando a svelare l’arcano con non pochi colpi di scena. Il ruolo della Davis, qui lievemente ringiovanita rispetto alla strega-bambina che l’aveva fatta brillare in Baby Jane, doveva essere originariamente affidato a Lana Turner, ma passò per ovvi motivi alla Davis, vista l’impeccabile interpretazione del ’46 e il successo del cult di Aldrich. Chi giace nella mia bara? è un thriller cupo che punta sull’ambiguità: dall’apparente diversità di carattere delle sorelle, alla descrizione dell’ambiente nobile e decadente, popolato da manichini umani, incapaci di provare emozioni.

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La pellicola di Henreid ha un andamento lento, dove i gesti e le azioni dei personaggi appaiono automatiche e svuotate da qualsiasi trasporto, ad eccezione di Edith e del suo desiderio di riscatto, scandito dalle musiche pompose e inquietanti di Andrè Previn, che sanno di suspense e presagi di morte. La regia di Henreid non brilla per inventiva, ma esaspera il tutto con un gusto che sa di camp, con zoommate e ripetuti close up sugli occhi della Davis, sempre abili a catturare e comunicare emozioni differenti. E l’attrice, più che mai a suo agio col proprio “doppelganger”, istrionica e grottesca, riesce a commuovere nel finale, forse affrettato, ma che non lascia indifferenti.