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Champagne e fagioli

1981
Titolo Originale:
Champagne e fagioli
REGIA:
Oscar Brazzi
CAST:
Giampiero Becherelli
Riccardo Cioni
Leonora Fani

Il nostro giudizio

Champagne e fagioli è un film del 1981, diretto da Oscar Brazzi.

Memore del colpaccio messo a segno nel 1968 con la doppietta Il diario segreto di una minorenneVita segreta di una diciottenne, Oscar Brazzi non smise mai di provarci, cercando di fiutare nell’aria l’idea giusta che gli permettesse di sbancare ancora il casinò con una puntata da poche lire. Alla fine degli anni ‘70 (dopo una serie di meno fortunati tentativi), il fratello di Rossano tenta la carta della comicità toscana, filone allora praticamente inesistente nella commedia cinematografica, se escludiamo il singolo episodio (peraltro neanche strettamente comicarolo) di Amici miei o qualche personaggio toscanizzato apparso sporadicamente. Dapprima sforna Atti impuri all’italiana e Il vangelo secondo San Frediano, poi realizza questo Champagne e fagioli, senza suo fratello Rossano ma continuando un sodalizio col comico Ghigo Masino (allora molto quotato localmente).

Si tratta di una commediola volgare (del volgo, insomma) in cui un nobile caduto in disgrazia e il proprio maggiordomo raccattano una povera ragazza sbandata (una insolita Leonora Fani con capelli ondulati e biondastri) e ritrovano uno scopo, reinserendosi in società grazie alla di lei storia d’amore con un riccone. Ma quando la giovane li abbandonerà per sposarsi andranno in crisi. Film visto molto sulle tv locali nei primi anni Ottanta, ora sparito (come molti di Oscar Brazzi), pare ebbe un discreto successo proprio in Toscana all’epoca, ma bisogna dire che è davvero poca cosa (costo dichiarato dell’epoca, 150 milioni). Tra peti e rutti e repertorio da avanspettacolo dei “bei” tempi, la coppia Giampiero Becherelli – Ghigo Masino mostra ben presto la corda, rifacendo stancamente il duo Totò – Carlo Croccolo di Totò lascia o raddoppia (anche se Brazzi nella storia si rifaceva più che altro a Miseria e nobiltà), mentre la Fani appare una scelta piuttosto delirante per un film comico.

Oscar Brazzi, comunque, aveva l’intenzione evidente di insistere sulla comicità toscana, poiché subito dopo questo film, nel marzo 1981, annunciò di essere pronto a dirigere Anche i ladri hanno un santo, con Ghigo Masino (anche autore della storia) stavolta in coppia con l’allora giovane Roberto Benigni (e col ritorno di suo fratello Rossano). Il film doveva essere prodotto dalla Gold di Caramelli e Lastrucci, ma accadde qualcosa e in settembre le riprese cominciarono sotto la regia di Giampiero Tartagni e la produzione della Daria Cinematografica di Roma. Brazzi riapparirà nel marzo 1984, annunciando di essere pronto a iniziare The Missionary from Tuareg, coproduzione con Israele col fratello protagonista. Mai fatto.