Boston: Caccia all’uomo è un film del 2017, diretto da Peter Berg

Boston: Caccia all’uomo, tratto dal romanzo Boston Strong di Dave Wedge e Casey Sherman, ha come nucleo l’attentato alla maratona di Boston del 2013 e le operazioni di cattura dei due attentatori, i fratelli Dzhokar e Tamerlan Tsanarev. Il film di Peter Berg presenta molti momenti in stile documentaristico, in cui le ricostruzioni dei fatti vengono alternate a filmati e fotografie reali, e la narrazione segue un andamento incalzante, con scene d’azione ben costruite e momenti che si concentrano maggiormente sugli aspetti umani della vicenda, seppure mai in maniera stucchevole. Da notare l’abilità del regista nell’approfondire la psicologia dei personaggi, solidi ed efficaci, anche grazie agli attori: Kevin Bacon, già consolidato e di indiscutibile talento, che qui interpreta l’agente speciale dell’FBI Richard DesLauriers, e Mark Wahlberg, nei panni del sergente di polizia Tommy Saunders. Wahlberg, in particolare, stupisce per le sue capacità in un ruolo drammatico.

Gran parte di Boston: Caccia all’uomo si focalizza, infati, sul punto di vista del suo personaggio, che, oltre a partecipare alle indagini, si cimenta nell’impresa di riunire i feriti che nel caos dell’esplosione sono stati separati e ricoverati in ospedali diversi. Tra questi, una giovane coppia di coniugi e un padre con il figlio che portava nel passeggino. Questa linea narrativa, purtroppo, nel corso del film va a perdersi, per dedicare maggiore spazio all’investigazione, al tentativo di fuga dei due attentatori e alla loro cattura. Nonostante la scelta si presti maggiormente alla resa cinematografica, è un peccato che sia stato ridotto lo spazio dedicato a questo aspetto, che avrebbe attirato ancora di più l’attenzione sugli strascichi di un evento così drammatico..

Nonostante questo piccolo biasimo, Boston: Caccia all’uomo è indubbiamente un prodotto di qualità, ben eseguito e dall’andamento narrativo asciutto, essenziale, che non scivola mai nel lacrimevole o nel banale. Notevole anche la scelta di creare diverse linee narrative, che seguono i vari personaggi. La trama dedica ampio spazio anche a figure che apparentemente sembrano non avere nulla a che fare con gli eventi raccontati, anche se la narrazione, così sfaccettata, riconduce poi ogni tassello al proprio posto, creando un intreccio interessante e per nulla scontato.