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All Night Long

2015
REGIA:
Gianluigi Sorrentino
CAST:
Clementino
Ntò
Ciccio Merolla

Il nostro giudizio

All Night Long è un film del 2015, diretto da Gianluigi Sorrentino.

La storia, l’intreccio di base, è uno di quelli canonici e sempiterni del noir. Prendi tre pesci piccoli e li getti in mezzo all’oceano della malavita in cui nuotano i grandi squali. Gli fai commettere un affronto clamoroso nei confornti di quelli del giro grosso e stai poi a vedere la reazione. Nel noir, che è il genere dei perdenti per eccellenza – bisognerebbe ricordarlo in un cinema come quello attuale che non conosce più le figure dei perdenti, perché chi perde rompe i coglioni al pubblico che vuole assistere solo a rappresentazioni confortanti –, il vero coraggio è non prendere le posizioni di nessuno: schierare semplicemente i pezzi e poi aspettare che la partita cominci. E i massacri. All Night Long di Gianluigi Sorrentino – già collaboratore dei Manetti e pratico di videoclip – è un film interessante, al netto di tutto il resto, perché riutilizza questo antico sistema del noir di non avere dei facili e comodi punti di riferimento esterni al mondo che viene rappresentato. Il cinema di Di Leo ha insegnato che chi vuole rappresentare i gangster deve porsi in una prospettiva non moralistica, ma deve abbracciare la morale dell’universo in cui ha deciso di entrare. Non è un gioco di parole: i migliori noir traducono in atto questa specie di apoftegma teorico. Diciamo che All Night Long va in questa direzione e già gli stiamo facendo un grosso complimento.

I pesci piccoli sono tre fratelli, i “Cubani” – dal loro cognome – che per rivalersi di uno sgarro si mettono in testa di bruciare la macchina del colpevole. Un atto, appunto, da pidocchiosi. Ma durante l’operazione qualcosa va storto: incappano in un ladruncolo e poi fanno casino con le auto facendo sì saltare in aria una vettura, ma quella di un boss, Saggese, il quale, per giunta, ci aveva nascosto un carico di droga. Saggese è, peraltro, ai ferri corti con un altro capoccia locale, il Cinese. I Cubani si trovano quindi a dover fuggire nell’inferno di un fuoco incrociato, tra chi spara a loro e chi spara a quelli che sparano a loro. Non è spoiler dire che finirà malissimo, in una grande scena su una spiaggia, davanti al mare. Perché il noir ha tante regole essenziali molto ferree: anche quella che tutto debba sempre finire molto male. Gli interpreti di All Night Long, con una scelta originale ma funzionante, arrivano tutti o quasi dal mondo dell’hip hop: Clementino è Il Cinese – che non è da escludere abbia nel DNA la volontà di omaggiare il personaggio che faceva Milian in Il cinico, l’infame e il violento –; Antonio Riccardi, in arte Ntò, fa Saggese, mentre i tre fratelli fuggiaschi si chiamano Maurizio Siano, Gerry Sica e Raffaele Carotenuto. E poi El Koyote, Ciccio Merolla C’è anche uno strano commissario – inerme ma non inerte –, interpretato da Piero Maggiò, che è l’unico a non parlare napoletano stretto, essendo di origini nordiche. L’unica donna di rilievo, in questo mondo feroce di uomini, è affidata alla conturbante Roberta Garzia.

Ho già detto che All Night Long funziona, pur essendo un film in qualche modo sperimentale e non scontato nella maniera sinuosa e talvolta anche volutamente confusa di portare avanti la narrazione, sullo sfondo di costanti notturni che – saremmo a Napoli, quindi tradizionalmente ‘o sole, ‘o mare – mi fanno venire in mente il modo in cui Di Leo – seconda volta che lo cito in poche righe: vorrà pur dire qualcosa – sommergeva lo stereotipo palermitano, nel Boss, dentro un oceano di tenebre e di lampi di granate. Certo, è immaginabile e anzi sicuro come l’oro che un film del genere sia nato dall’erompere del genere canonizzato da Gomorra – e Ricciardi è coautore di uno dei pezzi cantati della colonna sonora di Gomorra – la serie, infatti –, però non si sente affatto lo scimmiottamento e il lavoro di Gianluigi Sorrentino va in una sua direzione specifiche, con trovate come quella di una lunga sparatoria muta, con sotto solo un brano di opera lirica, che magari avremo già visto ma che qui si incastrano perfettamente con lo stile generale del film. Sarà interessante capire se ci sarà un dopo All Night Long.