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12 Soldiers

2018
Titolo Originale:
12 Strong
REGIA:
Nicolai Fuglsig
CAST:
Chris Hemsworth (capitano Mitch Nelson)
Michael Shannon (Hal Spencer)
Michael Peña (sergente Sam Diller)

Il nostro giudizio

12 Soldiers è un film del 2018, diretto da Nicolai Fuglsig.

Sembrava impossibile raccontare ancora una volta la storia dell’11 settembre 2001, ma ecco che all’interno del genere, ovvero il war movies, sbuca fuori 12 Soldiers, con protagonista Chris Hemsworth nei panni del capitano Mitch Nelson. La storia narra le vicende di un’unità speciale, l’Alpha 595 che, dopo i numerosi attentati di quel giorno, decide di partire volontariamente per l’Afghanistan. Dodici uomini in missione nella terra più pericolosa del mondo devono affrontare 50.000 talebani, combattendo contro carri armati e lanciarazzi in un territorio controllato dai fondamentalisti. Per sopravvivere è prevista una sola possibilità: vincere. Nell’inferno di una terra straniera e ostile, una battaglia epica, che porterà Mitch e i suoi uomini a cambiare la storia. Leggendo la sinossi uno spettatore qualsiasi potrebbe chiedersi se si abbia realmente bisogno di altri film come questo che trattando temi del genere rischia di cadere inevitabilmente nel baratro della banalità. Purtroppo, che lo si voglia o meno, il difetto principale della storia risiede proprio in questo, nell’analizzare l’intera vicenda senza nessuna originalità.

Nonostante 12 Soldiers provi a regalare uno spettacolo d’intrattenimento e riflessivo, costruendo delle ottime, ma molto spesso prolisse, scene d’azione, il soggetto rimane vittima di una sceneggiatura che punta più alla spettacolarizzazione e al nazionalismo. Questo comporta una scarsa caratterizzazione dei personaggi, con un cast di nomi importanti che non vengono sfruttati a dovere, in particolare il personaggio interpretato da Michael Shannon, la cui parte risulta quasi messa in ombra. Chris Hemsworth ci regala un’interpretazione ordinaria, di quelle a cui siamo ormai abituati da tempo; la sua è una figura imponente e determinata, ma che non esalta come dovrebbe. Fra tutti spicca il personaggio del generale Dostum (Navid Negahban), l’unico con una motivazione credibile, che avrebbe meritato maggior sviluppo per entrare, ancora di più, in piena sintonia con lo spettatore.

Tuttavia la prima parte scorre che è un piacere (anche se il telegiornale annuncia l’avvenimento dell’attentato come se fosse una notizia qualsiasi), concentrandosi sul senso dell’abbandono e il dolore che provano i soldati nel lasciare le loro famiglie. Di scene così ne abbiamo viste veramente tante, ma in fin dei conti è sempre interessante approcciarsi a questo tipo di relazioni. Il tutto diretto da Nicolai Fulgsig, qui alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. Una regia non proprio equilibrata, che alterna inquadrature sfuocate ad altre tutto sommato suggestive, in particolare nelle scene più intense.  In definitiva 12 Soldiers è il classico film di guerra che, nonostante i difetti, porta sempre al cinema una grossa fetta di pubblico, specialmente grazie alla presenza di un cast con nomi importanti. Se siete dei fan del genere e cercate qualcosa di originale probabilmente non vi piacerà, ma se tra i vostri registi preferiti c’è Michael Bay e andate al cinema per vedere della sana azione, allora è tutto un altro discorso.