Michael J. Anderson spara su David Lynch

Il nano di Twin Peaks accusa il regista di pedofilia e omicidio

Il nome Michael J. Anderson dice poco o niente. Ma se si dice il nano vestito di rosso che in Twin Peaks ballava nella stanza con il pavimento a scacchi, tutti lo identificano immediatamente. Parliamo di lui. Lo scorso 8 agosto, Anderson, aggiornando la propria immagine sul profilo di facebook ha scritto come accompagnamento una decina di righe agghiaccianti nella sostanza: “He totally did NOT rape his own underage daughter and then write a television series about it. She totally has NOT lived under a DEATH THREAT from her own father, all her life if she ever told. He NEVER had his “best friend” murdered. And he DEFINITELY NEVER suggested to me that I should kill myself! There’s a whole bunch of other stuff he never did either”. Ovvero: Lui non ha affatto violentato sua figlia minorenne, scrivendo poi una serie televisiva su questo. Lei non ha affatto vissuto sotto la minaccia di morte del padre, se mai lo avesse rivelato. Lui non ha affatto  ammazzato il suo migliore amico. Lui non mi ha affatto suggerito di ammazzarmi. E ci sono un mucchio di altre cose che lui non ha mai, affatto, compiuto”.

Il soggetto sottinteso di tutte queste frasi è evidentemente David Lynch, la cui figlia Jennifer Chambers Lynch ha subito prontamente dichiarato che quanto insinuato da Michael J. Anderson è una menzogna e che il povereretto deve avere seri problemi. Ma perché il brevilineo Michael si deve essere in tal modo bevuto il cervello, al punto da accusare Lynch non solo di pedofilia ma addirittura di omicidio – il miglior amico al quale viene fatto riferimento è Jack Nance (Henry Spencer in Eraserhead, Pete Martell in Twin Peaks), trovato morto nel suo appartamento nel 1996 per ragioni che non si sono mai ben chiarite? Anderson si porta dietro il grosso rodimento di non essere stato preso nel nuovo, imminente, Twin Peaks, e questo potrebbe spiegare il perché del vetriolo schizzato sul social contro Lynch. Ma restano, le sue, delle boutades assolutamente folli, sia nella forma sia nella sostanza…