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Il Lord del brivido

Autore:
Fabio Giovannini
Editore:
Shatter

Il nostro giudizio

Aviatore della Raf, cugino di Ian Fleming, con buona probabilità agente dei servizi segreti britannici, Christopher Lee sullo schermo è stato il mostro per eccellenza. “Creatura”, vampiro, mummia, Fu Manchu, Sherlock Holmes, suo fratello Mycroft e pure Henry Baskerville, in oltre 200 film ha consegnato una galleria di personaggi che hanno segnato in rosso quasi settant’anni di cinema dal capolavoro sommerso Il mistero degli specchi (1947) a Lo Hobbit. La battaglia delle cinque armate (2014).

Accanto alla biografia Peter & Chris. I dioscuri della notte di Franco Pezzini e, ovviamente, l’irrinunciabile autobiografia dell’attore Lord of Misrule, si affianca ora il bel volume Il Lord del brivido. Christopher Lee da Dracula a Lo Hobbit, pubblicato dalla neonata Shatter. Ne è autore Fabio Giovannini, firma storica della saggistica di genere nostrana, che affronta la carriera del padre di tutti i Dracula cinematografici scegliendo l’approccio cronologico, dando risalto anche ad un aspetto colpevolmente tralasciato da molti.

In alcuni splendidi audiolibri, ad esempio, la voce di Lee risulta in tutta la sua eccezionalità nel narrare le storie di Edgar Allan Poe o leggere Bram Stoker così come emerge potentissima nell’ultima fase da “cantante “metal”. La popolarità di Lee, in definitiva, continua postmortem non solo per i ruoli cinematografici, ma anche grazie a questo ibrido comparto mediale. È il caso della distribuzione, a fine gennaio 2019, da parte della Electronic Arts e DICE di un aggiornamento per il gioco “Star Wars Battlefront 2” dedicato alle Guerre dei Cloni: l’update aggiunge il personaggio del Conte Dooku, visivamente identico a Christopher Lee nei due film della saga di George Lucas.

Nella carriera di Lee, riporta Giovannini in Il Lord del brivido. Christopher Lee da Dracula a Lo Hobbit, sono stati molti i momenti di incertezza sulla strada da percorrere (l’eterno bivio tra genere e mainstream) e le dichiarazioni che testimoniano come si sentisse prigioniero del cinema horror sono centinaia. Il grande attore non perdeva occasione per ribadire che aveva interpretato Dracula solo poche volte e che non recitava più in film dell’orrore da decenni. Eppure pochi altri hanno saputo interpretato meglio di lui il lato oscuro dell’essere umano.