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Dolls

Blu-Ray (anche dvd)

Il nostro giudizio:

Charles “Full Moon” Band, Brian “Society” Yuzna e Stuart “Re-Animator” Gordon: tre nomi una garanzia; da una triade come questa, era ed è lecito aspettarsi soprattutto gioielli, tuttavia ci è voluto un po’ di tempo prima che Dolls, film diretto nel 1987 da un ispiratissimo Gordon, riuscisse a conquistarsi lo status di cult che gli appartiene e che oggi nessuno -spero- metterebbe in discussione. Non è stato un instant cult, quindi, ma certi film sono come il buon vino, e invecchiando diventano sempre più preziosi. Dolls è una fiaba nera e affascinante che riesce perfino a suggerire, con crudele candore, una semplice ma poetica riflessione sull’infanzia rimossa dal mondo adulto, un’infanzia che pretende di non essere dimenticata e che grazie alla magia di due stregoni (gli ottimi Guy Rolfe e Hilary Mason), e alle loro bambole animate (notevolissimo il lavoro del comparto FX), s’imporrà brutalmente sul destino dei protagonisti della vicenda raccontata, durante quella che nel film viene chiamata “la notte più lunga del mondo”.

Gore contenuto ma efficace, atmosfere sinistre ed evocative, una fotografia accurata e la regia  di Gordon, sono gli ingredienti perfetti di Dolls, film che negli anni 80 arrivava nelle sale anticipando cult del calibro di La bambola assassina (1988) e Puppet Master (1989), e che oggi, dopo mesi di annunci e rimandi, finalmente esce in blu ray anche in Italia grazie a Pulp Video che ci consegna un’edizione scarna sul versante extra, (purtroppo troviamo solo il commento audio di Stuart Gordon non sottotitolato in italiano), ma assolutamente valida sul versante video: il master presenta qualche sporadico segno di usura ma nessun problema rilevante; neri adeguati, colorimetria stabile che rende giustizia alla bella fotografia del film, buon dettaglio,  grana fine e compressione non invasiva.

Le due tracce audio 2.0, italiana e inglese, ci permettono una fruizione dignitosa ma purtroppo, come al solito, sono proposte solo in Dolby Digital: Pulp Video (ma è un discorso che potrebbe riguardare perfino la Warner) dovrebbe cominciare ad attenzionare il fatto che per un Blu-ray sarebbero più opportune (doverose) codifiche DTS o LPCM, non DD. E soprattutto: se una label decide di inserire un commento audio inglese come unico extra di un’edizione italiana, si prenda almeno la briga di sottotitolare il commento. Premesso ciò, quantomeno possiamo finalmente goderci questa perla horror anni 80 in hd e in italiano.