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Racconti del terrore

Autore:
Carlos Trillo & Eduardo Risso
Editore:
Allagalla, 2.ed.

Il nostro giudizio

Non sempre un cast stellare dà vita a un’opera all’altezza e questo, sia chiaro fin da principio, è proprio il caso di Racconti del Terrore, di Carlos Trillo ed Eduardo Risso. Stiamo parlando di due figure di primo piano dell’historieta di scuola argentina, autori di opere significative sia da soli, Trillo ha firmato i testi di opere di un certo peso come Cybersix e Alvar Mayor mentre Risso è il disegnatore del best seller internazionale 100 Bullets per un marchio storico come Vertigo, sia in coppia, con lavori come Borderline e Io sono un Vampiro, ed è un vero peccato vederli insieme per dar vita a un’opera che aveva i numeri per essere qualcosa di notevole.

A penalizzare Racconti del Terrore è la scrittura. Se, infatti, le matite di Risso sono sempre di altissimo livello con qualche picco che sfiora lo stratosferico, più nel segno grafico che nello storytelling, buono ma mai sconvolgente, la banalità della sceneggiatura di Trillo fa perdere parecchi punti al libro che, pur partendo da un’idea interessante, la rivisitazione aggiornata delle raccolte di fumetti brevi di genere horror edite dalla storica EC Comics, vittima illustre dell’ondata censoria guidata da Wertham negli Stati Uniti degli anni ’50, offre un risultato scarso, con una serie di storie banali e insapori che del riferimento originario mantengono solo la struttura spartana senza riuscire a conservarne le atmosfere malate e inquietanti.

L’adrenalina, l’espressività, il gusto per i fulminanti colpi di coda nei finali si perdono completamente in quella che vorrebbe essere una rilettura colta ma che, di fatto, non va oltre il tributo insapore condito da finali quasi sempre telefonati. Un’opera dimenticabile, salvata solo da una realizzazione grafica in grado di fare la differenza.