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Pop – Storia di un marinaio

Autore:
Fabiano Ambu & Claudio Zen
Editore:
It Comics

Il nostro giudizio

Riscrivere le icone pop significa rileggere il nostro immaginario e, con esso, fare un bilancio di come siamo cambiati, di come la nostra visione del mondo ha reagito al tempo, alla vita e a quel che ci è capitato. Crescere, solitamente, è visto come una perdita d’innocenza e, non a caso, spesso le riletture di grandi personaggi del passato vengono realizzate con la cifra del cinismo e della disillusione.

Pop – storia di un marinaio è la sintesi di tutto questo. Interpretazione non ufficiale di un celebre marinaio ghiotto di spinaci, il fumetto mette in scena la vita di un uomo vecchio e ferito, vittima di una tragedia che ha visto sua moglie e suo padre massacrati brutalmente per una vendetta trasversale. Suo figlio, unico membro della famiglia rimasto, si alterna tra manifestazioni politiche e un’indagine, quella sulla morte dei suoi cari, che lo porta a fare domande scomode alle persone sbagliate.

Una storia triste e toccante, il dramma senza speranza di una vita che va avanti per inerzia, incapace di far nulla per chi non si riesce a rassegnare, incapace di proteggere chi si trova in pericolo per l’incapacità di mollare. La tristezza di Pop – storia di un marinaio va a bersaglio e pizzica corde di grande malinconia con le sue atmosfere cupe e oppressive in un mondo dove il male vince e i buoni possono solo abbassare la testa. Duro e graffiato, il segno grafico si sposa bene con il testo dando vita a una narrazione compatta in cui tutti gli elementi si muovono nella stessa direzione valorizzandosi a vicenda.