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Nottetempo

Autore:
Luca Russo
Editore:
Tunuè

Il nostro giudizio

Il punto di forza e il rischio più grande della graphic novel contemporanea è lo sganciamento dai modelli più rigidi del fumetto popolare, da cui consegue una maggior libertà espressiva e di sperimentazione nel bene e nel male. Se, infatti, ci sono lavori pazzeschi che davvero alzano l’asticella qualitativa ed espandono le possibilità del medium fumetto, gli scaffali delle librerie sono altrettanto pieni di sperimentazione fine a sé stessa, opere di maniera inutili quanto fastidiose. Luca Russo non manca di prendersi il rischio con il suo Nottetempo, un volume profondamente intimista, un viaggio nell’interiorità di un musicista che ha perduto l’amore della sua vita, la musa che lo ispirava e grazie a cui è diventato un artista di fama internazionale.

Potenzialmente, una noia mortale. Di fatto, un lavoro delicato e toccante. Russo racconta per frammenti, ricomponendo i pezzi di quel che resta di un uomo, l’evento che lo ha distrutto, mettendo in scena una serie di momenti che esprimono con forza emozioni e stati d’animo tramite l’uso diffuso e sapiente della narrazione decompressa che dilata tempi e ritmi in un denso qui ed ora dallo scorrimento lento.

Davvero potente, sul versante della realizzazione grafica, la contaminazione tra fumetto e tecnica pittorica, nella fattispecie la pittura digitale, che crea tavole di rara forza espressiva. Le tavole catturano l’occhio del lettore attraverso un uso sapiente del colore per creare interni ed esterni ricchi di dettagli e sfumature, ambienti di una profondità tale che non è possibile non soffermarsi ad esplorare prendendo, anche senza volerlo, un ritmo di lettura consono all’opera stessa, per un’integrazione estremamente felice fra testo e immagini.