Featured Image

Niente da perdere

Autore:
Jeff Lemire
Editore:
Bao Publishing

Il nostro giudizio

Autore completo, nei fumetti, significa fare tutto, o quasi. Significa senza dubbio realizzare in autonomia sceneggiatura e matite. Dovrebbe significare, o almeno si spera, farlo bene. E qualcuno lo fa alla grande.

Jeff Lemire, per esempio. Dopo un’esperienza non esaltante in casa Marvel, l’autore canadese torna a lavorare su progetti propri e lo fa in grande stile con Niente da perdere, un romanzo grafico ambizioso e di ampio respiro, una vicenda ambientata nelle foreste canadesi dove il passato si intreccia al presente stringendolo in una morsa dura e dolorosa. Narrativamente, il punto di forza di Lemire sono i personaggi, quei perdenti profondamente umani e induriti dalle vicissitudini della vita che il lettore impara ad amare in tempo zero, personaggi tristi e scostanti ma in grado di stringere i dente e combattere, per lo più incassando. Pur contando meno rispetto ai protagonisti, la trama è solida e profondamente funzionale alla sua vera funzione: mettere in luce da una parte i personaggi, scaturendo dalle interazioni fra essi in un’esecuzione da manuale, e dall’altra le ambientazioni, un Canada freddo e profondo, onnipresente dentro e fuori chi lo abita, con le sue foreste enormi e con i suoi rumori, iconica l’onomatopea ricorrente “crunch crunch” che accompagna i passi dei protagonisti sulle strade innevate, un luogo che non si limita a fare da sfondo ma esprime l’interiorità dei personaggi e la plasma al tempo stesso.

 

Graficamente, l’evoluzione di Lemire è lineare. Il tratto è quello che ti aspetti, soltanto più graffiato e spigoloso del solito, mostra i passi avanti compiuti dai tempi delle prime opere come Essex County mantendndosi fedele alla propria linea.
Niente da perdere è un’opera matura per un artista in stato di grazia.