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Itero perpetuo

Autore:
Adam Tempesta
Editore:
Eris

Il nostro giudizio

Il passaggio dall’illustrazione al fumetto non è esattamente automatico. Non si tratta di solo segno grafico, un fumettista non si deve limitare a disegnar bene, la necessità è quella di raccontare una storia per immagini, compito complesso che richiede di mettere in campo una serie più complessa di abilità. Ritmo, regia, caratterizzazione funzionale fanno di una serie di immagini in sequenza una narrazione coerente. Questo è il vero punto di forza di Itero Perpetuo, opera prima di Adam Tempesta, classe 1992, poliedrico illustratore che esordisce con un volume veramente in grado di stupire. Uno storytelling abile, una padronanza del linguaggio fumetto degna di un autore consumato, in grado di gestire un volume di notevole lunghezza, 408 pagine, la cui lettura fila via con una fucilata, il cui ritmo sempre molto alto e la cui tensione non conoscono momenti di calo se non quelli funzionali e intenzionalmente inseriti nella trama.

Il segno grafico vero e proprio non è nulla di nuovo, di forte impronta underground ed esteticamente vicino allo stile dei writers, ma riesce a essere incredibilmente funzionale a una storia di fantascienza la cui cifra è il surreale, per una lettura inizialmente criptica che tuttavia non scade mai nell’incomprensibile fine a sé stesso e in cui il lettore, alla fine, non è ingannato da espedienti da quattro soldi.

Itero Perpetuo è un esordio incredibile per un autore dalle grandi potenzialità, valorizzato al meglio da un’edizione curata a dovere dallo staff di Eris, che confeziona un oggetto piacevole ed elegante per un’esperienza di lettura completa e soddisfacente.