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Injection vol.1

Autore:
Warren Ellis, Declan Shalvey
Editore:
Saldapress

Il nostro giudizio

L’originalità è un concetto complesso, per certi aspetti abusato e, sicuramente, difficile da ottenere in un contesto come quello contemporaneo, iper produttivo per quanto riguarda la narrazione. Istintivamente, quando si parla di un’opera originale, si pensa allo storytelling, alle soluzioni che gli autori adottano per raccontare una storia in maniere sempre diverse ed efficaci. Di rado, tuttavia, capita che sia l’idea di fondo a essere, se non del tutto originale, di certo molto forte. Injection vol.1, scritto dal decano Warren Ellis e disegnato da Declan Shalvey, è uno di quei rari casi, una serie a fumetti il cui motore narrativo è un’idea nuova, complessa e ricca di potenzialità, un high concept al quadrato in grado di porsi davanti allo storytelling e di essere il perno attorno a cui costruire un prodotto come minimo importante.

La premessa, un think tank di geni reclutati da una joint venture fra governo e multinazionali che si trova a fronteggiare la propria creatura, un’intelligenza in grado di modificare la realtà letteralmente inoculata in internet, si sviluppa in una rete non lineare di concetti che intrecciano esoterismo, scienza e alta tecnologia, in una trama che regge alla perfezione senza sfilacciarsi nemmeno nei momenti più complessi. Il team creativo, già autore del grande rilancio di Moon Knight per Marvel Comics, si rivela affiatato e gira alla grande. Se, infatti, a differenza di alcune produzioni passate come Supergod, Ellis questa volta riesce nel tentativo di conciliare un high concept spintissimo con una narrazione solida e articolata, Shalvey, coadiuvato dall’ottimo lavoro di Jordie Bellaire ai colori, gli sta dietro senza difficoltà raccontando per immagini una sceneggiatura densa di concetti tutt’altro che semplici.

Il difetto determinante, tuttavia, quello che impedisce a un ottimo fumetto di essere strepitoso, è proprio la scrittura di Ellis. Solida, senza dubbio, ma non al passo con l’idea alla base di Injection vol.1, troppo convenzionale per una rilettura tanto radicale del mito del mostro  di Frankenstein. Certo, il risultato finale è notevole, il fumetto è una delle migliori produzioni di quest’anno, eppure non riesce del tutto nell’intento di lasciare il lettore a bocca aperta. Non di meno, una lezione da manuale.