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In the Pines – 5 murder ballads

Autore:
Erik Kriek
Editore:
Eris

Il nostro giudizio

Le murder ballads, in italiano ballate dell’omicidio, sono una particolare declinazione della musica popolare statunitense, alla cui tradizione appartengono da sempre. Canzoni che parlano di tradimenti, vendette e tutto quanto ruota attorno all’omicidio, vero protagonista delle ballate, raccontato in ogni modo e da ogni punto di vista. Le murder ballads sono anche la fonte a cui Erik Kriek, fumettista olandese famoso per il suo lavoro H.P. Lovecraft – Da altrove e altri racconti, parte per un’operazione di ricerca e contaminazione culturale. Dopo aver usato il fumetto per esplorare la narrativa breve lovecraftiana, Kriek sceglie cinque di queste cupe ballate e le reinterpreta, talvolta ampliandole, talvolta prendendosi qualche licenza nel trasformarle nello scheletro su cui costruisce cinque racconti a fumetti nel tentativo di catturarne lo spirito cupo e violento.

Il risultato è qualcosa di prezioso. In the Pines – 5 Murder Ballads parla dell’America profonda, un territorio dai grandi spazi attraversato da tensioni profonde ed esplosive, in cui la vitalità più feroce ed immediata si fonde con una tradizione fatta di rigore e di morale. Dure e disperate, le storie raccontate da Kriek parlano di cupidigia, di infedeltà, di rancori che vanno oltre la morte e di un’idea di lealtà che alla morte può portare, catturando in pieno l’essenza di ballate che cantano la parte più oscura dell’animo umano.

La messa in scena di In the Pines – 5 Murder Ballads è azzeccata sotto ogni aspetto, dalla scrittura scorrevole e fulminante che rende alla perfezione l’atmosfera di ineluttabilità malata di un pericolo perennemente in agguato, al segno grafico fatto di neri pieni, pastosi e pesanti, funzionali alla cupezza opprimente di storie senza uscita se non quella per l’inferno. Rabbia, paura, cupidigia, tutto lo spettro della negatività di cui l’uomo è capace trova spazio nella forza espressiva del segno grafico di Kriek. Un ottimo esempio delle potenzialità del fumetto, apprezzabile anche da chi non ne mastica.