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Babyteeth vol.1 – Nato

Autore:
Donny Cates & Garry Brown
Editore:
Saldapress

Il nostro giudizio

Ci sono idee forti a prescindere, situazioni che, pur non esentando gli autori dalla costruzione di una storia efficace, garantiscono a prescindere un impatto narrativo forte e un terreno di coltura potenzialmente molto fertile. Si tratta di idee che facilitano la realizzazione di un’opera che funziona, di valore quasi archetipico. Ci sono poi interpretazioni efficaci, riletture magari non del tutto originali, ma nemmeno monotone e in grado, tutto sommato, di dar vita a un prodotto piacevole. Babyteeth, realizzato da Donny Cates e Garry Brown, rilegge uno dei capisaldi dell’horror, la venuta dell’Anticristo, in chiave moderna, virando dall’orrore a un urban fantasy velato di commedia e, per certi aspetti, debitore nei confronti di tutto un immaginario derivato dal cinema e dalle serie TV di consumo.

Lontano, infatti, da toni altamente drammatici à la Rosemary’s baby, Babyteeth mescola un registro più leggero nei momenti in cui racconta le vicende di una timida sedicenne che, rimasta incinta di un bulletto locale, si ritrova madre dell’Anticristo ma non per questo esentata dai problemi caratteristici di chi ha a che fare con un neonato, con momenti action venati di estetica horror pur senza ricalcarne le strutture.

La scrittura è godibile, il fumetto si lascia leggere in un lampo e diverte in questo suo oscillare fra tenerezza e scazzottate all’ombra di una tragedia incombente, pur essendo, tuttavia, privo di picchi che lo portino fuori dalla media, specialmente per quanto riguarda i disegni, tutto sommato solidi ma un poco anonimi. L’opera funziona ma non stupisce, dimostrando che un’idea non è mai bollita con la giusta dose di creatività.