Featured Image

Airboy

Autore:
James Robinson & Greg Hinkle
Editore:
Saldapress

Il nostro giudizio

Airboy è un fumetto del 2017, di James Robinson & Greg Hinkle

Nell’ambito del fumetto supereroistico, la rilettura decostruzionista è diventata un genere a sé. Dal classico dei classici, Watchmen, ad Astro City, dalle cui pagine Kurt Busiek dichiara da oltre vent’anni che il giocattolo è ora di rimontarlo, dopo averlo smontato in ogni modo, il concetto del supereroe è stato analizzato e riletto tante volte da portare il filone oltre l’inflazione. Eppure, nonostante tutto, qualcuno ancora riesce a rimescolare le carte in tavola come si deve realizzando un prodotto davvero notevole. Stiamo parlando di James Robinson, sceneggiatore di fumetti importanti come Starman, premio Eisner, e Golden Age, autore veterano e già in grado di rileggere efficacemente il genere, capace anche questa volta, con Airboy, di mettere a segno un colpo da maestro.

Prendendo le mosse dall’idea di realizzare un reboot di un personaggio della golden age, l’aviatore nemico dei nazisti che dà il titolo al fumetto, Robinson mette in scena un pastiche ubriacante di Hunter S. Thompson, graphic novel underground, azione e sfondamento della quarta parete, un’opera che porta il meta fumetto ai limiti estremi criticando la pratica stessa del rileggere ossessivamente i meccanismi e gli stilemi della letteratura disegnata facendo, allo stesso tempo, il punto sulla propria vita e sul proprio status di autore in maniera cruda, spietata ma mai melodrammatica o vittimista. Gli autori e i personaggi si ritrovano a interagire fisicamente in una vicenda tirata ed esilarante a cavallo fra due mondi, il nostro e la perenne Seconda Guerra Mondiale in cui si svolgono le avventure di Airboy e della sua banda, in cui la più classica delle strutture, l’impresa eroica come percorso di formazione, o in questo caso di redenzione, viene raccontata con lo stile e il cinismo disincantato della graphic novel americana contemporanea.

La commistione dei generi riesce alla grande anche per quanto riguarda la realizzazione grafica, il tratto di Greg Hinkle denota chiare radici nel fumetto indipendente americano salvo rivelarsi perfettamente funzionale nei momenti d’azione che più si avvicinano al mainstream. Una perla sotto tutti i punti di vista, una lettura intelligente e, come minimo, estremamente divertente.