Spazio Ligera
Una rassegna milanese su Fulci
Spazio Ligera: via Padova, Milano. Quello che si potrebbe definire un “luogo evocativo”, sin dal nome, la cui etimologia pertiene al milieu malavitoso meneghino della prima metà del secolo scorso: armi leggere, di piccolo calibro, così come “alleggeritore” di portafogli. Ligera è un luogo evocativo, perché il suo interno è una wunderkammer di memorabilia del cinema di genere locale e nostrano in senso lato: alle pareti locandine di vari formati di poliziotteschi e thriller d’annata, in filodiffusione sovente colonne sonore e partiture funky affini ai suddetti referenti filmici, in un mood da “covo” ispirato alle pellicole che conosciamo; al piano di sotto, un’elegante cantina con mattoni a vista che ospita talvolta concerti, promuove uscite editoriali (sempre a tema, ultima delle quali “Via Padova. Quattro fermate in nero”), presenta lodevoli rassegne tematiche del cinema che ci piace, in un clima sempre conviviale ma anche arricchito da introduzioni alla visione, interventi di autori di saggi e, in certi casi, di qualche interprete (a memoria, ricordo il disponibilissimo Pietro Brambilla, il Lidio di La casa dalle finestre che ridono). Prossimo appuntamento la rassegna dedicata a Fulci con tre dei suoi capolavori: sapete cosa fare.
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