Citazioni con le palle

Le sfere di Phantasm in un video musicale e in Twin Peaks 3
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Citazioni con le palle, e in senso non solo traslato. Nel dossier di Nocturno che abbiamo dedicato al ciclo dei Phantasm, nr. 167 dell’ottobre scorso, non avremmo potuto parlare del bellissimo omaggio che solo a febbraio di quest’anno il gruppo musicale inglese dei Massive Attack ha offerto alla mitologia creata da Don Coscarelli e, più specificamente, al suo simbolo per eccellenza: la sfera volante, senziente, armata e finalizzata alla distruzione degli obiettivi umani. Nel video di Voodoo in My Blood (canzone dei Massive Attack in collaborazione con il gruppo hip hop/pop scozzese Young Fathers), Rosamund Pike cammina in una stazione della metropolitana allorché viene attaccata, ipnotizzata e manipolata da una sfera dorata fluttuante, che la induce a comportarsi a mo’ di posseduta, stravolgendola come una bambola disarticolata. Il talentuoso regista di questo video, Ringan Ledwidge, ha visibilmente incrociato il riferimento ai feticci di Phantasm con quello a un altro classico del fantastique, ovvero il delirio dionisiaco che afferra Isabelle Adjani in una delle scene più celebri di Possession, ambientata perlappunto in un passaggio della metropolitana dove l’attrice francese si lancia a terra e dà in smanie, vestita esattamente nello stesso modo (abito e collant grigi) in cui veste la stratosferica Pike in questa sorta di remake.

Nel nostro dossier, a proposito di citazioni con le palle, ne avremmo aggiunta anche un’altra, in qualche modo ancora più preziosa del pur bellissimo video dei Massive Attack. Nella terza puntata della terza serie dei Segreti di Twin Peaks di David Lynch, Dougie Jones (Kyle MacLachlan), una sorta di fake dell’agente Cooper, che dovrebbe servire da diversivo per evitare che il doppio dello stesso Cooper torni nella Loggia nera, è protagonista di una grande scena ambientata nella stanza con le tende rosse e il pavimento trompe l’oeil. La cosa si sviluppa in questo modo: Dougie sta trascorrendo alcuni giorni con la prostituta Jade (Nafessa Williams). Mentre lei si fa una doccia, lui, che indossa l’anello con la giada verde, si sente male nella stanza del motel, crolla a terra, vomita qualcosa e si ritrova trasportato nella stanza rossa della Loggia. Qui, incontra e parla con Mike, l’uomo senza il braccio, il quale gli spiega che qualcuno lo ha fabbricato per uno scopo che molto probabilmente ora è stato raggiunto. Dopodiché, improvvisamente, Dougie comincia a rimpicciolire (si noti bene: a rimpicciolire), la testa gli scompare con una sorta di botto e dalla materia nera evaporante dal colletto della camicia del fu signor Jones fuoriescono una piccola sfera dorata fluttuante e un ammasso grigio in via di trasformazione mostruosa, che tutto lascia credere sia un concentrato del corpo fisico. La sfera neutralizza l’ammasso cupo. E tutto ciò che resta a terra sono l’anello di giada e una sferetta dorata, minuscola. Che Mike raccoglie.

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Senza volersi avventurare in rischiose esegesi, due cose sembrano piuttosto evidenti. La prima, che la sfera dorata rappresenta e contiene ciò che potremmo chiamare anima o coscienza, che stava dentro Dougie – indipendentemente da chi e perché ce l’abbia messa. La seconda, che questa rappresentazione, unitamente al particolare del rimpicciolimento, è un richiamo più che evidente a Phantasm e al trattamento che il Tall Man riserva alle sue vittime, rimpicciolite e trasformate in schiavi dal sangue giallo (qualcuno, per incidens, si è accorto che il doppio malvagio di Cooper, dopo l’incidente in macchina del terzo episodio, vomita una strana materia gialla?), mentre i loro cervelli, ossia le loro anime, vengono rinchiuse nelle micidiali sfere volanti tritatutto. Citazioni fatte con molta classe ma citazioni pressoché certe. Che impreziosiscono ulteriormente la raffinata tessitura di Twin Peaks 3.