Alien secondo Neill Blomkamp

L’attesissimo Alien firmato Blomkamp farà sia da sequel del Prometheus 2 di Scott che dell’Aliens di Cameron. Confusi? Leggete e tutto sarà (quasi) chiaro .
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È fuori di dubbio che Neill Blomkamp sia una delle voci più originali emerse negli ultimi anni in ambito sci-fi. E anche se molti hanno storto il naso per l’imperfetto (ma comunque una spanna sopra la media del genere) Elysium, altrettanti hanno gioito nell’apprendere che sarà il visionario regista sudafricano di District 9 a dirigere il nuovo capitolo della saga di Alien. Come molti sapranno, Blomkamp si è aggiudicato il lavoro sottoponendo ai produttori del franchise e a Sigourney Weaver una serie di suggestive illustrazioni che riflettono la profonda conoscenza e il suo grande amore per la mitologia di Alien.

La prima domanda che tutti ci siamo chiesti riguarda la collocazione del nuovo Alien all’interno dell’intricata continuity della saga, vera e propria bestia nera per chiunque voglia cimentarsi con qualunque progetto ad essa legato. A questo proposito, Blomkamp è stato molto chiaro fin dall’inizio: sarà come se Alien 3 e Alien Resurrection non fossero mai esistiti. Quindi, diamo il bentornato al Caporale Hicks e, soprattutto, a Ellen Ripley in versione guerriera, pre-mutazione e successiva clonazione. Per inciso, chi scrive non ha mai trovato così aberranti (anzi…) i sequel firmati da Fincher (specialmente nella sua versione extended) e Jeunet, e considera l’Aliens di Cameron un tantino sopravvalutato, ma i gusti son gusti.

Nonostante le sue idee chiare, Blomkamp si è comunque dovuto confrontare col vero boss della serie, Ridley Scott, attualmente al lavoro su quel Prometheus 2 che dovrà necessariamente fare da prequel per il capostipite del 1979. A quanto pare Ridley Scott ha dato la sua benedizione ufficiale al progetto, affermando che Prometheus 2 avrà un arco narrativo così ampio da inserirsi filologicamente alla perfezione tanto negli eventi narrati in Alien che in quelli di Aliens, spianando la strada per il film di Blomkamp. Per sapere come e se Scott riuscirà nell’impresa occorrerà aspettare la primavera del 2016, ma ci sono già le premesse per sviluppi molto interessanti.